Windows 11 22H2 è il primo aggiornamento con feature del più recente OS di Microsoft, che ha visto la luce lo scorso anno. Differentemente dagli ultimi major update per Windows 10, che introducevano poche novità di minor conto rispetto alle precedenti versioni, Windows 11 22H2 viene accompagnato da una importante lista di novità e nuove funzionalità, che puntano non solo a migliorare l'esperienza dell'utente ma anche a sistemare alcune imperfezioni e colmare quelle lacune che erano state inconcepibilmente introdotte con la prima versione di Windows 11.

 

Come scoprire se è un PC è compatibile con Windows 11 22H2

L'ultimo OS di Microsoft non si è rivelato un grandissimo successo di pubblico e alcune funzionalità del nuovo aggiornamento potrebbero convincere i più restii a compiere il passo in avanti. C'è da dire però che le lacune di Windows 11 non sono state l'unico motivo per cui gli utenti hanno preferito rimanere saldamente su Windows 10, con i requisiti di sistema imposti da Microsoft che hanno certamente avuto un ruolo importante: al momento in cui scriviamo circa il 20% degli utenti Windows, infatti, utilizzano l'ultima versione del sistema operativo.

Con Windows 11 22H2 i requisiti di sistema non cambiano (potete trovare un approfondimento qui), quindi dovrete avere un sistema con queste caratteristiche (che riprendiamo direttamente dal sito ufficiale Microsoft:

  • Processore: Almeno 1 gigahertz (GHz) con 2 o più core su un processore a 64 bit compatibile o System on a Chip (SoC)
  • RAM: 4 gigabyte (GB)
  • Spazio di archiviazione: Dispositivo di archiviazione da almeno 64 GB
  • Firmware del sistema: Compatibile con UEFIAvvio protetto
  • TPM: Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0
  • Scheda video: Compatibile con DirectX 12 o versione successiva con driver WDDM 2.0
  • Schermo: Schermo ad alta definizione (720p) con una diagonale maggiore di 9 pollici, 8 bit per canale di colore
  • Connessione Internet e account Microsoft

Per chi non si sapesse districare con questi nomi, Microsoft propone uno strumento semplificato che consente di conoscere se il proprio sistema è compatibile con Windows 11: Controllo Integrità PC (PC Health Check), che può essere scaricato a questo indirizzo. Basta eseguirlo e recarsi nella sezione apposita per conoscere se il sistema su cui è installata l'app sia compatibile con il nuovo OS.

 

Le novità di Windows 11 22H2

Novità su Menu Start e Barra delle applicazioni

Iniziamo con le novità della nuova versione passando per Menu Start e Barra delle applicazioni, due delle modifiche più controverse della release originale di Windows 11. La nuova UI si caratterizzava per uno stile più moderno rispetto a Windows 10, ma arrivava con delle limitazioni per molti versi inconcepibili, come l'impossibilità di creare cartelle per le icone del Menu Start o l'assenza del drag&drop sulla Barra delle applicazioni. Limitazioni che, per fortuna, Windows 11 22H2 risolve.

Windows 11 novità

Il nuovo major update di Windows 11 introduce infatti la possibilità di trascinare un file o un documento sull'icona di un'app nella Barra delle applicazioni, in modo da portare l'app in primo piano ed eseguire il file o il documento con l'app selezionata. File e documenti possono essere trascinati anche nell'area Mostra desktop nell'estremità in basso a destra della schermata per copiarli sul desktop. Al momento l'implementazione della feature sembra un po' ambigua, visto che quando si trascina il file sull'icona dell'app nella Barra delle applicazioni l'icona stessa del file si trasforma mostrando un segnale di divieto: questo dà l'idea che l'operazione non sia possibile, anche se in realtà si può portare a termine.

Anche il Menu Start riceve alcune modifiche, colmando le magagne che abbiamo segnalato.

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Ritornano infatti le cartelle, mentre le Live Tile di Windows 10 rimangono ancora nei ricordi e non si sente molto la loro mancanza. L'implementazione delle cartelle è simile a quella che troviamo sui sistemi operativi mobile: per crearle è sufficiente trascinare un'icona su un'altra, e la stessa procedura può essere effettuata per aggiungere nuove app alla cartella.

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L'utente può inoltre rinominare le cartelle esistenti o rimuoverle, anche se il processo in quest'ultimo caso è un po' strano: è necessario tirare fuori tutte le icone presenti perché la cartella venga eliminata dal Menu Start, e non c'è un più comodo menu a tendina raggiungibile con il tasto destro del mouse.

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Fra le nuove opzioni presenti per il Menu Start c'è la possibilità di intervenire sulla grandezza degli Articoli consigliati: la sezione può essere ridimensionata rendendola più grande o più piccola con le nuove opzioni per gestire il layout. Le impostazioni possono essere raggiunte in maniera più rapida attraverso la pressione del tasto destro del mouse nello spazio vuoto del Menu Start, cosa prima non possibile.

Tornando alla Barra delle applicazioni, ci sono alcune piccole novità per gli utenti di Microsoft Teams, che possono spegnere il microfono attraverso un'icona nell'area delle notifiche (funzione che sarà disponibile anche alle app di terze parti) o condividere la schermata di una qualsiasi applicazione su Teams attraverso un tasto dedicato che comparirà sotto l'anteprima nella Barra delle applicazioni, non appena si interagirà con l'icona dell'app.

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Windows 11 22H2 modifica anche l'interfaccia delle azioni rapide per quanto riguarda l'icona del Bluetooth, attraverso cui sarà possibile trovare e collegarsi a periferiche wireless senza dover mai lasciare la schermata ed entrare nelle Impostazioni del sistema operativo. La schermata delle azioni rapide riceve anche un'icona batteria più facile da leggere (presente anche nella schermata di blocco), soprattutto quando la carica residua è bassa.

Novità nelle app native

Esplora risorse

Esplora risorse è già stato rimodernato in precedenza dal punto di vista stilistico, tuttavia è attesa sull'applicazione una grossa rivoluzione per quanto riguarda la navigazione fra cartelle. Stiamo parlando dell'interfaccia a schede (o tab), come avviene su browser ormai da anni, ma questa novità - annunciata ufficialmente - non dovrebbe arrivare su Windows 11 22H2 al lancio (almeno non è presente sulla RTM che Microsoft ha già rilasciato).

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L'applicazione si aggiorna però con numerose feature e novità: con la nuova versione la sezione Accesso rapido viene rinominata in Preferiti e consente all'utente di inserire manualmente non solo cartelle, ma anche singoli file. Così facendo file e cartelle vengono visualizzati in maniera permanente nella pagina iniziale di Esplora file.

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Su Esplora risorse ritorna l'anteprima dei file presenti nell'icona delle cartelle, un'altra delle feature che era stata rimossa su Windows 11 ma che era presente nelle versioni precedenti del sistema operativo.

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L'applicazione guadagna inoltre un piccolo tasto OneDrive nella barra delle opzioni superiore, che consente di avere sotto controllo diversi dati e statistiche del proprio account OneDrive (ad esempio sullo spazio a disposizione in cloud, e un accesso rapido alla gestione dell'account e alle Impostazioni). E' stata introdotta infine una nuova scorciatoia da tastiera per copiare il percorso del file selezionato (Ctrl + Shift + C).

Gestione attività

Viene completamente rivoluzionato il Task Manager, in italiano Gestione attività. L'app riceve un design del tutto nuovo, decisamente più moderno rispetto a quello che sostituisce, datato 2012. La nuova UI segue i dettami stilistici di Windows 11 e purtroppo anche alcune delle sue novità inspiegabili: Gestione attività non può essere richiamato attraverso la Barra delle applicazioni, ma solo premendo il tasto destro sull'icona del Menu Start e selezionando la voce dedicata.

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L'interfaccia precedente con le singole sezioni raggiungibili via schede, viene sostituita con una nuova interfaccia in cui le singole sezioni possono essere raggiunte attraverso le icone impilate una sull'altra nell'estremità a sinistra della schermata. Le schermate restano le stesse: Processi, Prestazioni, Cronologia applicazioni, Avvio, Utenti, Dettagli e Servizi, ma adesso l'app segue la scelta dei colori selezionati dall'utente a livello di sistema e supporta anche la Modalità Scura.

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Ci sono anche novità per quanto riguarda le funzionalità inserite, come ad esempio il supporto della Efficiency Mode, che consente di rallentare app e processi che in quel dato momento stanno impegnando troppe risorse di sistema. Per farlo è sufficiente premere con il tasto destro sull'app o il processo da rallentare e selezionare la modalità (l'operazione non può essere eseguita su processi di sistema).

Altre novità nell'interfaccia utente

Fra le novità più evidenti nell'esperienza d'uso e nell'interfaccia utente c'è un nuovo sistema Snap Layouts, che l'OS utilizza per agganciare le singole finestre ai bordi del display, e organizzarle comodamente con il minor numero di interazioni da parte dell'utente. Il sistema, già presente su Windows 11, è stato ulteriormente migliorato per rendere più semplice e completo il processo sia su mouse sia con input touch. Trascinando le singole finestre sulla parte superiore della schermata si visualizzano i possibili layout e si possono organizzare rapidamente anche le altre app aperte. La feature può essere disabilitata da parte dell'utente.

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L'organizzazione rapida delle finestre è possibile anche via tastiera, premendo il Tasto Win + Z, insieme a un numero che indicherà il numero di finestre del layout. In precedenza l'interfaccia della funzionalità era disponibile solo lasciando il mouse per qualche istante sull'icona Ingrandisci/Minimizza di una finestra, e probabilmente non è stata sfruttata molto dagli utenti perché non proprio comodissima (soprattutto su tablet e computer con touchscreen).

Windows 11 novità

Una novità importante dell'interfaccia utente è la nuova barra del volume, che sostituisce il precedente modello dell'epoca di Windows 8. Lo stile adesso è decisamente più moderno e coerente con il resto del sistema operativo, con la nuova barra che compare nella parte bassa dell'interfaccia, al centro, poco più in alto della barra delle applicazioni.

Windows 11 novità

Viene aggiornata anche una parte della schermata di blocco, che su Windows 11 22H2 guadagna una nuova interfaccia per la gestione della riproduzione multimediale, graficamente più in linea con lo stile del sistema operativo.

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Alcuni menu contestuali sono stati resi più chiari: Microsoft ha cambiato le icone di Rinomina, Proprietà e altre icone per far sì che fossero più semplici e veloci da individuare. Con Windows 11 l'azienda aveva sostituito i vecchi tasti testuali di copia, taglia, incolla, rinomina e altri con nuove icone prive di testo posizionate in alto nei menu, cosa che non sempre ha portato a un miglioramento dell'esperienza d'uso. Aggiornando i tasti Microsoft corregge il tiro solo in parte, mantenendo il modus operandi introdotto con la versione dello scorso anno.

Per i dispositivi con touchscreen vengono aggiunte nuove gesture:

  • Swipe su e giù dalla Barra delle applicazioni per aprire e chiudere il Menu Start
  • Swipe a sinistra e a destra sul Menu Start per passare fra le app preferite e la lista di tutte le app
  • Swipe su e giù dall'angolo in basso a destra della schermata per aprire e chiudere l'interfaccia delle azioni rapide

Il sistema operativo introduce poi il supporto a Dynamic Refresh Rate sui dispositivi compatibili e su tutte le app (non solo Office o durante la scrittura via penna), che possono abilitare i 120Hz quando vengono riprodotte animazioni, durante lo scorrimento e quando si muove il cursore su schermo.

Novità su Impostazioni, sempre più addio al Pannello di controllo?

Uno degli obiettivi di lungo corso di Microsoft con il suo sistema operativo Windows è quello di abbandonare del tutto il vecchio (ma comodo) Pannello di controllo a favore delle più moderne Impostazioni. A tal proposito, su Windows 11 22H2 vedremo alcune novità, fra cui il redirect su Impostazioni di alcune sezioni raggiunte via Pannello di controllo. Di seguito un elenco:

  • La pagina Programmi e funzionalità si aprirà nelle Impostazioni al percorso Impostazioni > App > App installate
  • La disinstallazione degli aggiornamenti dell'OS avviene adesso nell'app Impostazioni, e non nel Pannello di controllo
  • Alcune voci delle impostazioni di rete portano adesso alle pagine dedicate delle Impostazioni
  • Alcune impostazioni di condivisione avanzate, come ad esempio Individuazione rete, Condivisione file e stampanti e Condivisione cartella pubblica sono gestibili attraverso le Impostazioni

Il nuovo aggiornamento introduce una nuova modalità Non disturbare in aggiunta alla modalità Concentrazione.

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Non disturbare è un'evoluzione dell'Assistente notifiche disponibile nelle precedenti versioni, ed è una modalità che consente di disattivare le notifiche in arrivo sulla base di alcuni criteri preimpostati. Concentrazione è invece una modalità più avanzata, che permette di concentrarsi su specifiche attività e ridurre eventuali distrazioni per un periodo di tempo a scelta dell'utente. Le sessioni possono essere lanciate attraverso l'app Orologio o dalle Impostazioni, o ancora attraverso il calendario disponibile nella Barra delle applicazioni. Abilitando una sessione di Concentrazione si attiva la modalità Non disturbare, ma non solo, visto che vengono inibiti anche il lampeggiare delle icone delle app quando si riceve una notifica, insieme al loro conteggio via badge. Su Windows 11 22H2 cambia l'intera gestione delle notifiche e delle modalità a loro collegate, per una migliore capacità di personalizzazione.

C'è anche una piccola novità per quanto riguarda la Modalità aereo, che ricorda dall'ultima volta che è stata utilizzata la configurazione di ogni singola antenna presente nel dispositivo, in modo da offrire le stesse funzionalità quando viene abilitata.

Funzioni di accessibilità

Ci sono novità degne di nota anche per quanto riguarda le funzioni di accessibilità, prima fra tutte il supporto ai sottotitoli in tempo reale a livello di sistema.

Windows 11 22H2 può trascrivere automaticamente il parlato proveniente da qualsiasi sorgente audio, fra cui anche i microfoni. Gli utenti con problemi di udito, ad esempio, adesso possono "leggere" su schermo qualsiasi conversazione in corso sul PC visualizzandoli di default nella parte superiore dello schermo, proprio sotto il punto in cui solitamente i notebook montano la webcam. Il pannello contenente i sottotitoli può comunque essere spostato manualmente dall'utente. La funzione non richiede una connessione internet attiva, e viene alimentata esclusivamente da tecnologie disponibili in locale (bisogna scaricare un pacchetto al primo avvio della feature). Attualmente, però, i sottotitoli a livello di sistema sono disponibili solo in inglese americano.

L'aggiornamento introduce anche Voice Access, una feature che consente di controllare il computer solo ed esclusivamente con la voce. Al primo avvio verrà mostrata una guida interattiva con tutti i dettagli essenziali per sfruttare la funzionalità, con cui ad esempio è possibile emulare anche gli input tradizionali e i singoli clic su schermo. Windows mostrerà infatti una griglia in sovraimpressione rispetto all'interfaccia base, che può essere sfruttata per indicare in quale punto della schermata si vuole cliccare. Anche Voice Access è disponibile localmente e tutta l'elaborazione del parlato naturale viene effettuata in locale. Purtroppo anche questa feature è attualmente disponibile solo per l'inglese americano.

Su Windows 11 22H2 migliora anche la funzione Assistente vocale, che guadagna voci più naturali. Anche in questo caso le novità sono disponibili in locale e solo per chi utilizza l'inglese americano.

Considerazioni finali e come provarlo subito

È forse un po' scontato da dire ma Windows 11 22H2 è quello che ci aspettavamo sarebbe stato Windows 11 l'anno scorso. Microsoft non è riuscita probabilmente a inserire tutto quello che aveva in mente nella sua release originale e, come ormai ci ha abituato negli ultimi anni, sta procedendo a piccoli passi per offrire un'esperienza il più possibile di qualità senza grossi impuntamenti (come invece avevamo visto su alcune versioni precedenti di Windows 10).

Windows 11 novità

L'interfaccia utente risulta con la nuova versione più matura, completa e rifinita maggiormente in alcuni dettagli, e alcune feature introdotte con la release originale sono adesso più comprensibili e personalizzabili.

Le novità su Menu Start e Barra delle applicazioni sono importanti più per le mancanze del predecessore che per un'innovazione vera e propria, ma potrebbero convincere qualche utente ad aggiornare finalmente il proprio sistema a Windows 11. Tuttavia è abbastanza chiaro che mancano grosse novità: il supporto alle app Android è ancora abbastanza limitato ed è disponibile solo in alcuni mercati, e neanche le funzionalità di accessibilità (forse le novità principali di questa nuova versione di Windows) sono disponibili in Italia, così come in altri paesi. E c'è anche la questione dei Widget di terze parti, non ancora disponibili neanche installando il più recente aggiornamento con feature del sistema operativo. La disposizione automatica dei widget all'interno della schermata non è poi sempre esente da problematiche.

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Si sente inoltre la mancanza di un motore di ricerca avanzato all'interno del sistema operativo e rimangono le importanti limitazioni hardware per la sua installazione (ma non avevamo molte speranze in merito): servono ancora un processore abbastanza moderno e un modulo TPM 2.0 per avere il via libera durante il setup. Inoltre, adesso tutte le SKU richiedono una connessione internet e un account Microsoft per completare il processo di prima configurazione, ma sono tutte limitazioni che gli utenti più smaliziati sanno già come aggirare velocemente.

Insomma, Windows 11 usciva l'anno scorso come un sistema operativo già maturo, completo e molto affidabile, e il nuovo aggiornamento mira principalmente a correggere le piccole problematiche che lo hanno afflitto sin dal lancio andando a sistemare le incoerenze grafiche sparse qua e là e aggiungere le feature inspiegabilmente rimosse. Siamo sicuri che la nuova versione invoglierà alcuni utenti a passare a Windows 11 per saggiarne le qualità, tuttavia riteniamo che il grosso degli utenti che è stato tagliato fuori dall'aggiornamento continuerà a guardarlo senza particolare interesse, e a pilotare la crescita dell'OS di Microsoft saranno ancora per un anno le vendite di nuovi PC con Windows 11 preinstallato a bordo.